Camera matching e tracking 3D con Syntheyes
Il matchmoving è un'arte complessa. La trovi descritta in dettaglio in molti corsi professionali VFX Wizard Trained Pro™. Scopri quali.
Vuoi imparare Syntheyes veramente bene ?
Il matchmoving è un’arte complessa, che consente di ricostruire i movimenti di una ripresa reale per sincronizzarli con quelli creati in un programma di animazione 3D o di compositing, come in questo corso After Effects che tratta il motion tracking in dettaglio.
Syntheyes è uno dei più popolari sistemi di matchmoving, ed ha un costo molto accessibile. La versione più recente, attualmente in beta, ha introdotto una modalità stereoscopica per il matching di scene girate in 3D.
Syntheyes è disponibile per Mac e Windows, anche in versione 64 bit. Ed è senza dubbio l’applicazione che raccomandiamo per il camera matching.
Non accontentarti del full auto
Tutti gli applicativi moderni di Matchmoving hanno un’opzione automatica che fornisce discreti risultati e non richiede quasi nessuna esperienza. Però, se vuoi ottenere risultati professionali, devi conoscere approfonditamente come funzionano questi strumenti e creare da solo i tuoi tracking.
Il matchmoving viene trattato approfonditamente anche nel corso effetti speciali che tratta approfonditamente il Matchmoving per l’animazione 3D e gli effetti visivi.
Visita queste pagine per guardare il demo reel di quello che impari. Tra le altre cose, imparerai come creare tracking 3D di oggetti, come derivare nuvole di punti (point clouds) per creare geometrie di riferimento, e come aggiungere oggetti 3D agli elementi che hai tracciato.
In particolare, osserva l’ultima clip del demo reel, dove una ripresa in green screen senza marker viene tracciata grazie al tapis roulant sul quale cammina la protagonista. Dal punto di vista del tracking è una scena notevolmente complessa, anche perchè gli abiti lucidi riflettono la luce creando punti di tracciamento inaffidabili.
Attenzione al Rolling Shutter!
Le riprese da sottoporre al camera matching con Syntheyes — o qualsiasi altro tracker basato sul flusso ottico, come PFTrack, Matchmover o Boujou — dovrebbero essere sempre girate con telecamere CCD.
Se ne è parlato molto nei commenti di questo articolo sul cinema DSLR. Le DSLR infatti sono tipicamente dotate di sensori CMOS di grandi dimensioni (e spesso piuttosto lenti in fase di lettura dei dati) che producono il disturbo chiamato Rolling Shutter.
Le telecamere professionali che adoperano sensori CMOS hanno un costo molto maggiore ma i sensori sono di dimensioni minori e molto più veloci in lettura, riducendo sensibilmente l'”effetto gelatina”.
La distorsione del Rolling Shutter può essere minimizzata in post produzione, usando ad esempio After Effects, la plugin di The Foundry per NUKE, oppure Final Cut Pro X. Ma anche se questi strumenti funzionano, fino a un certo punto, la distorsione non può mai essere rimossa per davvero.
Per questo motivo, se assolutamente devi usare sensori CMOS per le riprese, assicurati che gli obiettivi siano stabilizzati otticamente. Non risolve del tutto il problema, ma lo rende molto meno grave.
L’altra alternativa sono i sensori CMOS global shutter, come nella BlackMagic Production Camera 4K. Hanno anche questi dei problemi (principalmente sensibilità e rumore fisso dovuto alla maggiore complessità del chip) ma almeno nel tracking sono affidabili.
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